Dj Fabo è morto: ha scelto l’eutanasia in Svizzera
Dj Fabo, il ragazzo 40enne cieco e paralizzato a causa di un incidente stradale di quasi tre anni fa ha scelto di porre fine alla sua vita. E lo ha fatto in Svizzera, dove era arrivato nella giornata di domenica scorsa. “Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo”, ha scritto su Facebook lunedì 27 febbraio Marco Cappato, il tesoriere dell’Associazione che ha accompagnato il ragazzo nel suo ultimo viaggio.
Fabo si era recato in una clinica svizzera dove è consentito il suicidio assistito. Proprio nel giorno in cui avrebbe salutato il mondo per sempre, ha affidato l’ultimo messaggio al profilo twitter dell’associazione: “Sono finalmente arrivato in Svizzera, e ci sono arrivato purtroppo con le mie forze e non con l’aiuto dello Stato. Volevo ringraziare una persona che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore, di dolore, di dolore. Questa persona si chiama Marco Cappato e la ringraziero’ fino alla morte”.
Moltissimi i commenti riguardo alla storia di Fabo, in primis quello di Roberto Saviano, che qualche giorno fa gli aveva mandato gli auguri con un video molto toccante. Ecco cosa scrive l’autore di Gomorra sul suo profilo Facebook, invitando alla riflessione:
Fabiano Antoniani, Dj Fabo, è morto questa mattina alle 11.40 in Svizzera. Dj Fabo, tetraplegico e cieco in seguito a un incindente stradale, ha scelto di morire. Non solo per lavorare con dignità, ma anche per morire con dignità bisogna emigrare dall’Italia. E Fabo è morto in esilio perché il suo Paese, il nostro Paese, non ha ascoltato il suo appello.
“Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato con le mie forze e non grazie all’aiuto del mio Stato. Volevo ringraziare una persona che ha voluto salvarmi da questa vita, un inferno di dolore, di dolore, di dolore”.
La persona che Fabo ringrazia è Marco Cappato, politico, difensore di diritti.
Cappato, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, spiega come in Svizzera non si pratichi eutanasia a chiunque lo chieda, ma c’è assistenza medica che valuta le condizioni che effettivamente consentano di accedere alla morte volontaria. in Svizzera, appunto. In Italia, invece, nel Paese di cui parlar sempre bene, tutti sordi all’appello di Fabo. Questa è l’Italia, una bella cartolina. Un Paese in cui la vita deve scorrere senza impedimenti di sorta, senza intoppi apparenti. Tu Fabo hai potuto chiedere di finire la tua vita con umanità e hai potuto farlo con la tua voce. Ti abbiamo sentito distintamente chiedere una morte dignitosa, non esiste giustificazione possibile al silenzio che hai ottenuto in risposta. Non esiste giustificazione e urgenza possibile per la mancanza di empatia, di attenzione e di umanità del Parlamento e del Paese in cui ti è toccato in sorte di nascere e dal quale sei stato costretto ad auto esiliarti per morire. Perdonaci per aver reso la religione che crediamo di osservare talmente vuota da non saper più riconoscere un Cristo quando lo abbiano di fronte.